Il Lago di Vico è di origine vulcanica, originatosi ca. 400.000 anni fa a seguito di attività prevalentemente esplosiva, cioè emissione di poca lava con gran quantità di ceneri e lapilli, che costituirono sedimenti di alcune diecine di metri e che consolidandosi formarono il tufo, nel frattempo la camera magmatica nel sottosuolo si svuotava e il peso dei materiali accumulatesi in superficie provocò il suo crollo dando origine a una conca, che a causa dell’acqua piovana si è riempìta fino a formare il lago.
I boschi, che circondano il Lago di Vico e si estendono fino ai monti Cimini, derivano dalle antiche foreste che ricoprivano tutta la Tuscia viterbese, rimanendo intatti rispetto al resto della provincia , che è stato disboscato nei corsi dei secoli per far spazio all’agricoltura
Per metà i boschi sono costituiti da alberi d’alto fusto ( faggi secolari e querce ) alternati ad altre varietà come il carpino bianco e nero e l’acero; per l’altra metà da castagneti e noccioleti, quest’ultimi ricoprono in gran parte la vallata venuta in superficie con l’abbassamento del livello dell’acque.
RONCIGLIONE
Paese viterbese adiacente al Lago di Vico, conosciuto per il suo famoso Carnevale, con presenza di 2 borghi antichi ( di Sopra e di Sotto ) individuati dal medievale campanile della Provvidenza e inoltre dalla zona farnesiana più aperta e moderna percorsa da una lunga via che termina con la porta Romana, attribuita al Vignola.
Da notare il cinquecentesco palazzo comunale e il Duomo, che si affacciano verso una fontana vignolesca decorata da unicorni e gigli farnesiani.
CAPRAROLA
A pochi chilometri dal Lago di Vico il centro abitato di Caprarola è collocato su un territorio collinare con altitudine di 500 metri sul livello del mare, circondato da lussureggianti boschi; dominato dal monumentale Palazzo Farnese, il paese si dirama ai lati di una via rettilinea, che risale verso lo stesso palazzo, ai cui lati si dispongono le abitazioni del borgo medievali e quelle rinascimentali.
SAN MARTINO AL CIMINO
Frazione del Comune di Viterbo, a ridosso della parte esterna della Riserva naturale Regionale del Lago di Vico, è conosciuta per l’Abbazia cistercense del XIII secolo, attorno alla quale sorse il borgo medievale, che nei secoli successivi rappresentò per le modifiche apportate il primo esempio di costruzione pianificata con casette addossate le une alle altre.
SUTRI
A circa 15 Km dal Lago di Vico è di origine antichissime ( età del bronzo ), subì prima la dominazione etrusca e poi quella romana; famosa per la donazione fatta dal Re dei Longobardi nel 728 al papa Gregorio II, da cui conseguì il potere temporale della Chiesa di Roma.
Tra le vestigia storiche è degno di nota l’Anfiteatro Romano costruito in tufo tra il II e I secolo a.C. con 3 ordini di gradinate e con capienza fino a 9000 persone.
Il Parco naturale Regionale, è il più piccolo parco della Regione ( 7 ettari), inserito in un complesso territoriale ricchissimo di testimonianze storiche e archeologiche.
VITERBO
La città, a ca. 20 Km dal B&B, ha antiche origini ( periodo neolitico ed eneolitico ), abitata dagli Italioti nella zona del Rinaldone e nei dintorni di Ferento, successivamente si trovano tracce di dominazione etrusca ( zona Duomo e Palazzo Papale, detto castrum ).
L’occupazione romana nel III secolo pose fine alla presenza etrusca ed è prevalentemente caratterizzata dall’apertura della strada consolare Cassia.
Le prime notizie sulla città risalgono comunque alla metà del VIII sec. e attestano l’esistenza del castrum Biterbi come confine meridionale della Tuscia Longorbarda.
Solo del periodo medievale rimangono ben conservati alcuni quartieri ( S. Faustino ) e le mura che li cingevano; Viterbo è storicamente nota come la Città dei Papi, infatti nel XIII secolo fu infatti sede pontificia e per circa 24 anni ospitò il Palazzo Papale e vi furono eletti vari Papi.
La città è anche famosa per il trasporto della Macchina di Santa Rosa, spettacolare manifestazione che si svolge ogni anno la sera del 3 Settembre in onore della Santa patrona; una struttura illuminata alta 30 metri e del peso di 52 quintali , portata a spalla da 100 uomini , i facchini di Santa Rosa, per le vie abbuiate della città.
ANFITEATRO ROMANO (Sutri)
L’Anfiteatro è il più conosciuto tra i monumenti della Tuscia, unico del suo genere in quanto interamente scavato nel vivo della collina tufacea. Di manifattura etrusca, risalente all’epoca che va dal primo secolo a.C. al primo secolo d.C. al suo interno si svolgevano spettacoli e sanguinosi combattimenti fra gladiatori.
NECROPOLI RUPESTRE (Sutri)
Costituisce uno degli esempi più consistenti di tombe di età romana scavate completamente nel tufo databili per la più fra il primo secolo a.C. e il secondo d.C.
MADONNA DEL PARTO (Sutri)
Identificato da molti studiosi come Mitreo e poi riadattato a chiesa cristiana, il tempio è stato realizzato completamente scavato nel tufo; l’identificazione trova conferma nelle caratteristiche strutturali della chiesa, che somigliano a quelle dei luoghi dedicati al dio Mitra.
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